In occasion of the publication of the World Development Report 2016 on behalf of the World Bank Si Produzioni has produced a documentary video about the economic and social impact of the internet in India.

 

Banca Mondiale – SI Produzioni vince gara per documentario in India

13 Aprile 2015

Come si vince un bando di gara della Banca Mondiale? Ce ne hanno parlato Alan d’Incà e  Luigi Tortato, che con la loro società SI Produzioni sono stati selezionati per la produzione di un documentario in India.

In vista della pubblicazione del Rapporto sullo sviluppo mondiale 2016, la Banca Mondiale ha pubblicato a dicembre 2014 un bando di gara per la produzione di un documentario di 25 minuti sull’impatto di internet, a livello di sviluppo economico e sociale, in India. Al bando ha deciso di partecipare la SI Produzioni, un’azienda con sede a Bologna che si occupa di promozione, comunicazione e marketing. Superata la prima selezione, con l’inserimento nella shortlist, la SI Produzioni è arrivata prima nella seconda e ultima fase, aggiudicandosi la gara. Abbiamo chiesto ad Alan d’Incà e Luigi Tortato di raccontarci la loro esperienza.

Quali sono, secondo voi, i requisiti del vostro progetto che più degli altri vi hanno permesso di vincere la gara della Banca Mondiale?   

Riteniamo che il nostro progetto abbia quattro principali punti di forza. Prima di tutto, il dettaglio con cui sono state approfondite le tematiche richieste, unitamente alle credenziali delle specifiche professionalità messe a disposizione per l’esecuzione dell’incarico. Terzo punto di forza importante è l’aver dimostrato di poter operare in ambito internazionale. Infine, crediamo sia stato utile aver autonomamente suggerito, nella sezione del bando dedicata a eventuali proposte, una serie di azioni aggiuntive che ci sembravano utili per il raggiungimento di un risultato ottimale.

Ora che vi siete aggiudicati la gara, come intendete impostare il lavoro di implementazione vera e propria del progetto?

L’implementazione del progetto è appena iniziata e in questa fase siamo concentrati sull’impostazione del processo lavorativo tra la nostra realtà, i nostri referenti all’interno della Banca Mondiale e le altre realtà, anch’esse consulenti della Banca, con le quali collaboreremo alla realizzazione del prodotto finale.

Dopo questa prima esperienza, partecipereste a un’altra gara della Banca Mondiale o di un altro istituto finanziario internazionale? 

La nostra esperienza, al momento, è molto positiva, quindi sicuramente parteciperemo ad altre gare. Ciò che ci ha maggiormente colpito in positivo è l’assoluta correttezza e trasparenza  con cui si è svolta la fase dinegoziazione del contratto.

E’ un’esperienza che consigliereste ad un’altra impresa?

E’ un’esperienza che consigliamo a tutti. A volte, traguardi che sembrano inavvicinabili sono alla portata di tutti, a condizione che vengano perseguiti con professionalità, determinazione, passione  e – perché no – anche un po’ di  curiosità.

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Banca Mondiale: partecipare con successo a un bando, il caso della SI Produzioni

23 Gennaio 2015

Perchè partecipare a un bando di gara promosso da un istituto finanziario internazionale? Quali sono le strategie da attuare per avere successo? Quanto contano la professionalità e l’esperienza? Lo abbiamo chiesto ad Alan d’Incà e Luigi Tortato, che con la loro società SI Produzioni sono stati selezionati per la shortlist di un bando della Banca Mondiale.

La SI Produzioni è un’azienda con sede a Bologna che si occupa di promozione, comunicazione e marketing, dall’ideazione di un evento alla gestione di tutte le componenti che ne determinano efficacia. L’esperienza di questa piccola impresa con la Banca Mondiale inizia con la partecipazione ad un bando di gara dal titolo “Produzione di un video su Internet per lo Sviluppo”. In vista della pubblicazione del Rapporto sullo sviluppo mondiale 2016, la Banca Mondiale ricercava un’azienda per la realizzazione di un documentario sull’impatto di internet a livello di sviluppo economico e sociale in India. La SI Produzioni ha presentato un’offerta che le è valsa l’inserimento nella shortlist. A questa prima fase di selezione ne seguirà una successiva, che si concluderà con l’aggiudicazione della gara da parte di un’unica impresa. Abbiamo chiesto ad Alan d’Incà e Luigi Tortato di raccontarci la loro esperienza.

Come è nata l’idea di partecipare a un bando di gara della Banca Mondiale?

La nostra politica aziendale è sempre stata quella di dedicare parte del nostro tempo e delle nostre risorse alla ricerca di nuove opportunità con particolare attenzione all’ambito pubblico e istituzionale. Ogni anno selezioniamo alcuni bandi e gare di appalto a cui partecipiamo. Solitamente, il nostro perimetro è di carattere nazionale, ma quando ci siamo imbattuti in questa opportunità abbiamo ritenuto di avere le ‘carte in regola’ per poter provare ad accedere all’incarico.

Quali sono gli ostacoli maggiori che avete incontrato durante il processo di partecipazione alla gara?

L’ostacolo principale, in questo caso come nel caso di altre gare a cui abbiamo partecipato, risiede nel costruire con rapidità un gruppo di lavoro dedicato che corrisponda ai requisiti e alle competenze richieste. Come piccola agenzia, infatti, non sempre abbiamo al nostro interno le figure necessarie a ricoprire i ruoli richiesti. Fortunatamente, nel corso degli anni abbiamo costruito una serie di relazioni stabili con una serie di realtà produttive e professionalità che ci permettono di affrontare anche le sfide piu impegnative.

Quanto conta disporre di una persona specializzata – interna o esterna all’azienda – che assista e fornisca consulenza specifica durante tutto l’iter, dall’individuazione della gara alla scrittura vera e propria dell’offerta?

Il ruolo di un tutor è fondamentale nella predisposizione di tutta la documentazione e, in modo particolare, per la capacità di ‘visione complessiva’ di quanto richiesto nel bando o nella gara. Per noi il tutor è stata una figura chiave nell’aiutarci a trasmettere nel miglior modo possibile e attraverso un linguaggio – non in senso linguistico ma semantico – comprensibile agli interlocutori della BM le nostre proposte e competenze. È fondamentale fare arrivare le informazioni giuste alle persone giuste nella maniera piu efficace. Riteniamo che sia questo il ruolo del tutor che ci ha seguito in questa prima fase di selezione.

Che consigli dareste ad un’impresa interessata a partecipare a un bando della Banca Mondiale? Quali requisiti bisogna assolutamente possedere? Quali sono le mosse da evitare?

Il consiglio che ci sentiamo di dare è sicuramente quello di provarci. È fondamentale analizzare in profondità e con attenzione la documentazione iniziale e capire se nell’ambito della propria azienda e dei propri collaboratori e fornitori si possono reperire le professionalità e la capacità produttiva richieste. Come in qualsiasi incarico è fondamentale non essere frettolosi e approssimativi, valutare ogni aspetto e concentrarsi a rinforzare i punti che sembrano più deboli all’interno della proposta. Dopo questa nostra prima superficiale esperienza, possiamo sicuramente dire che accedere ad una fase di selezione avanzata da parte di organizzazioni internazionali prestigiose come lo è la BM è possibile e alla portata anche di aziende piccole e piccolissime come lo siamo noi. L’importante è, come detto, non sottovalutare alcun aspetto, riporre il massimo impegno nella costruzione dell’offerta, affidarsi ai preziosi consigli dei professionisti coinvolti e, in ultimo, del tutor che ha la visione complessiva di quanto prodotto.

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